Fatti casuali perfetti per Trivial Pursuit
Dalle birre più antiche del mondo a quelle più alcoliche, da chi beve di più a chi ne ha fatto a meno per quasi un secolo, ecco sei curiosità sulla birra che potrebbero tornare utili (oppure no) alla prossima serata di Trivial Pursuit!
Si è sempre domandato perché la birra è così dissetante? Semplice: per la maggior parte è fatta di acqua, e la qualità dell’acqua può avere un grande impatto sulla birra. Spesso si sente parlare di diversi stili regionali di birra, come una “stout irlandese” o una “lager tedesca”. Questa descrizione non riflette solo il processo di preparazione, ma anche il modo in cui la birra assorbe le caratteristiche dell’acqua utilizzata.
L’acqua naturale contiene diversi minerali, composti e microbi che producono vari livelli di pH. Tra le sostanze chimiche più importanti in tal senso rientrano calcio, magnesio, sodio, cloro, bicarbonato e solfati. Queste sostanze possono cambiare tutto, dal colore al gusto, e i bravi mastri birrai sanno come sfruttarle per trasformare una buona birra in una birra eccezionale.
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Prende il nome di Snake Venom ed è prodotta in Scozia. Creata da Lewis Shand e John McKenzie di Brewmeister, quando è stata lanciata ha subito battuto il record di un’altra delle loro birre che aveva solo il 60% di tasso alcolico in volume, roba da matti!
Questa miscela potentissima è ottenuta da malto di torba affumicato con aggiunta di birra ad alta fermentazione e lieviti di Champagne. Considerando che la vodka e il whisky di solito arrivano a un tasso del 40%, i produttori raccomandano di non consumarne più di 30-35 ml. Ha persino un’etichetta di avvertimento gialla sul collo della bottiglia!
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Ed è sul gradino più alto del podio da ben 26 anni. I cechi consumano in media 143,3 litri a persona all’anno. Ma quando si parla di alcol in generale, questo Paese si trova solo al quarto posto. A cosa è dovuta la passione dei cechi per la birra? La Repubblica Ceca è la patria della Pilsner, qui la birra viene prodotta fin dal 933 d. C. e costa meno dell’acqua in bottiglia.
L’Europa è senza dubbio la capitale mondiale del consumo della birra e conta ben 8 Paesi nella top 10: Austria (3°), Germania (4°), Polonia (5°), Irlanda (6°), Romania (7°), Estonia (9°) e Lituania (10°). Gli altri posti sono occupati da due Paesi africani: la Namibia e le Seychelles.
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L’Islanda è stato il primo paese europeo a proibire tutti gli alcolici nel 1915. Ma mentre altre bevande sono state legalizzate fin dal 1922, per la birra si è dovuto attendere fino al 1° marzo 1989. Perché ci è voluto così tanto?
L’Islanda si era battuta a lungo contro la Danimarca per ottenere l’indipendenza e dato che la birra era amatissima dai danesi, concedersene una era considerato poco patriottico. E così, quando gli altri alcolici hanno iniziato a essere legalizzati nei decenni successivi, il governo temeva che la disponibilità di birra a basso prezzo avrebbe contribuito all’alcolismo.
Finalmente, 74 anni dopo, in seguito a varie proteste e alle pressioni di Paesi vicini dovute all’aumento delle importazioni illegali, il divieto è stato rimosso. Oggi questa data storica è celebrata con il nome di “Giornata della Birra”. Skál!
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A Tarrenz, in Austria occidentale, c’è un posto dove si può combinare la passione per la birra con quella... per lo sport? La birreria Starkenberger ha una piscina piena di birra che, oltre a essere una novità, pare anche sia un vero toccasana per la pelle! La birra infatti è ricca di calcio e altre vitamine preziose per la pelle, mentre il luppolo ha un effetto calmante e aiuta a rilassarsi.
Ovviamente la birra della piscina non va bevuta e per due ore di bagno si pagano diverse centinaia di euro, quindi non è certo economico. Ma senz’altro è un’esperienza unica da aggiungere alla lista delle cose da fare almeno una volta nella vita!
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Questa birra porter ha preso il nome di “The Wreck” ed è stata prodotta in collaborazione con il Queen Victoria Museum and Art Gallery (QVMAG) di Launceston e l’Australian Wine Research Institute di Adelaide. Il lievito con cui è stata creata è stato scoperto a bordo della Sydney Cove, la più antica nave mercantile naufragata in Australia nel 1797, affondata vicino all’isola di Preservation Island in Tasmania, ed è rimasto sul fondo dell’oceano fino al 1977. Incredibilmente, le bottiglie di birra rinvenute a bordo erano ancora sigillate.
David Thurrowgood, ex chimico e addetto alla conservazione al QVMAG, ha iniziato a far crescere i lieviti trovati nelle bottiglie per carpirne i segreti e riportare in vita il gusto di allora. Con il suo colore scuro e le note di cioccolato, il birrificio James Squire raccomanda di sorseggiarla lentamente per godersi appieno il suo gusto di 220 anni fa!
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